Abbiamo incontrato Angiolo d’Ambrosio, morfopsicologo ed insegnante di Morfopsicologia dinamica, che organizza corsi tesi ad esplorare e a trasmettere questa disciplina.
D’Ambrosio applica tale metodologia per aiutare le persone a conoscere se stessi attraverso sedute personali o di gruppo. Gli abbiamo quindi rivolto alcune domande per approfondire ulteriormente taluni aspetti di questa affascinante tematica.
Morfopsicologia… che significa?
La morfopsicologia è lo studio delle forme del volto. Morfopsicologia deriva dal greco: morfo=forme, logos=studio, psiche=anima. Oggi, il termine “psiche” non è più sinonimo di anima, ma piuttosto di “mente”. La psicologia, infatti, indaga la mente più che l’anima. Personalmente preferisco l’associazione psiche=anima ed è in quest’ottica che mi piace vedere e interpretare la Morfopsicologia. Essa, dunque, è lo studio delle forme dell’anima nella sua espressione globale: corpo, emozioni, mente e spirito.
Perché dinamica?
Ogni individuo manifesta nelle sue forme, quindi nel volto, il suo vissuto riferito sia alla sua vita temporale che alla sua evoluzione spirituale. Questo perché l’evoluzione biologica e quella spirituale vanno di pari passo. Infatti, non può esserci evoluzione spirituale senza passare attraverso i progressivi gradi dell’evoluzione biologica. Nel volto, perciò, possiamo scoprire il vissuto individuale nei diversi piani: fisico, biologico, materiale; emozionale, sentimentale, affettivo; cerebrale, razionale, intellettivo; spirituale.
A cosa serve?
La Morfopsicologia dinamica serve a conoscere il vissuto di una persona nel quale confluiscono azioni, emozioni, sentimenti e pensieri. Tale conoscenza è utile per capire chi siamo e chi siano gli altri.
Il carattere, la personalità, i comportamenti, l’intelligenza, la volontà, le qualità e i limiti di ognuno sono infatti evidenziati nel volto. Ogni attività umana può essere svolta più o meno bene, con facilità o difficoltà, può essere frutto di una vocazione o di un limite e con la Morfopsicologia tutto ciò si legge, letteralmente, “in faccia”.
Con la Morfopsicologia si “legge” solo il presente e il passato o anche il futuro?
Il volto è il “diario” della nostra vita che, attraverso le forme che via via incarna, “racconta” il nostro vissuto. Per tale motivo, con la Morfopsicologia possiamo conoscere il passato e il presente.
Questa disciplina non è un’arte divinatoria e perciò non permette di prevedere il futuro. L’uomo può scegliere in ogni momento di cambiare la propria vita!
Non è invasiva rispetto alla “privacy”?
Certamente la Morfopsicologia è una chiave di lettura che possiamo usare a nostro piacimento, anche a insaputa dell’altro. L’uso che se ne fa rientra in una responsabilità personale. Dovrebbe essere usata con e per amore; se adoperata per manipolare, spesso genera un effetto “boomerang”.
Tutti possono impararla?
Assolutamente sì! Anche i bambini, con programmi opportuni, potrebbero trarre grande vantaggio dal suo studio. La Morfopsicologia è una scienza pratica, che si “vede”, perciò facile da imparare. Le nozioni acquisite, poi, si sperimentano quotidianamente nelle relazioni interpersonali rendendola, oltre che utile, piacevole e stimolante per ulteriori approfondimenti.
Secondo te, chiunque si può sottoporre ad una seduta di morfopsicologia?
Sì, perché il morfopsicologo è uno “specchio”che ci rimanda la nostra immagine. Prima viene “riflessa” la parte più superficiale della propria personalità, quella che possiamo facilmente accettare, e solo a distanza di tempo, quando la persona è pronta, verrà “riflessa” la parte più profonda.
Quando e come hai “incontrato” questa disciplina?
I miei studi di agraria mi hanno portato ad approfondire la conoscenza morfologica della vita vegetale e animale ed ho scoperto che l’Uomo, strutturalmente, non è diverso da una pianta o da un animale, semplicemente è solo più complesso. Per hobby, poi, ho studiato Fisiognomica per oltre venti anni; il passaggio alla Morfopsicologia è stata una logica evoluzione, avvenuta tredici anni fa.
Non è pericoloso rivelare una tecnica che permette di entrare nell’intimità dell’altro, suo malgrado?
Il frutto della conoscenza (il famoso pomo di biblica memoria) può essere pericoloso, ma è un aspetto della vita a cui l’uomo non può rinunciare. Entrare nell’intimità dell’altro per aiutarlo è “amore”, entrarvi per manipolarlo è “potere”, prevaricazione oltre che mancanza di rispetto. Ognuno è libero di scegliere, ma è anche l’unico responsabile delle proprie scelte.
Quando guardi qualcuno riesci a “mettere da parte” le tue conoscenze o sono presenti in ogni istante?
All’inizio di un corso di Morfopsicologia sono solito dire: “dopo questo corso niente sarà come prima”, perché la Morfopsicologia fornisce una chiave di conoscenza che non si può più ignorare. Ciò nonostante, quando voglio riesco a “staccare la spina”.
Quali sono le finalità dei corsi?
Sono due: l’auto-conoscenza e la conoscenza degli altri. A ben vedere la seconda serve alla prima. La conoscenza degli altri è utile per gli obiettivi più disparati che ognuno si propone: lavoro, studio, sport, arte, relazioni, etc.
Come sono strutturati i tuoi corsi?
La Morfopsicologia è la scienza per la conoscenza dell’uomo, perciò è destinata a tutti. Per tale motivo ho strutturato una serie di corsi mirati: per le aziende (comunicazione, vendita, selezione, valutazione, orientamento, motivazione e gestione delle risorse umane), per privati, per professionisti, formatori, estetiste e cosi via, fino ad una Scuola di Formazione per diventare Morfopsicologi. I corsi hanno durata variabile: 1 giorno quelli di introduzione alla disciplina; 2-4 giorni per una prima formazione (comunicazione, vendita, estetica, selezione, etc.); 10 giorni per i Formatori; 12 week-end (durata 3 anni) per i Morfopsicologi.
La frequenza dei corsi è aperta a tutti e non sono previsti esami di ammissione. Il corso per Morfopsicologi, invece, prevede un esame alla fine dei 3 anni per il conseguimento dell’attestato.
Quanto tempo ci vuole per padroneggiare la “materia”?
La Morfopsicologia, in quanto scienza dell’Uomo, è una scienza “infinita” per cui padroneggiarla non è facile. Nell’approccio con questa disciplina bisogna essere molto umili. Solo in questo caso tale conoscenza è utile per sé e per gli altri. Ciò premesso, ognuno ha i suoi tempi di apprendimento in funzione delle proprie capacità, dell’impegno profuso e degli obiettivi che si propone di raggiungere con questo tipo di conoscenza.
Concludo con una metafora: la Morfopsicologia è come il mare, saper nuotare non mette al sicuro dal pericolo di annegare!