L'Eterno Ulisse

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Antropologia delle scarpe. Simbolismo, storia, fiaba e mondo Sacro

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sul numero 21 de "L'Eterno Ulisse"

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di Valentina Ferranti , 29 Luglio 2019
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Jacques Louis Dubois, 1768-1843, Giunone

È possibile ipotizzare una graduale evoluzione della scarpa nella sua forma, verificatasi in base ai vari contesti geografici. Egizi, sumeri, assiri, babilonesi, greci e romani, utilizzavano scarpe-sandali e praticavano la lavorazione del cuoio con grassi animali o oli vegetali per rendere le calzature più confortevoli. La loro struttura, frutto di ingegno e senso pratico per riparare i piedi dal freddo o dal suolo accidentato ha teso poi a rispecchiare, nel tempo, lo status sociale e l’evolversi del senso estetico.

Le scarpe inoltre preservano e abbelliscono i piedi che evocano stabilità ma anche istintualità poiché situati agli antipodi della testa, sede della razionalità. Ma è nella fiaba che le scarpe svelano la loro potenza simbolica: fondamento, radice e specchio dell’anima, poiché le fiabe sono fossili culturali dell’inconscio collettivo che “passo dopo passo” esploreremo in compagnia dell’autrice.

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