L'Eterno Ulisse

Itinerari insoliti nel grande mare della conoscenza

RSS FaceBook

In biblioteca

A Roma Aldo Masullo presenta 'Piccolo teatro filosofico'

Il 7 marzo presso la Biblioteca di Villa Il Vascello, a Roma, Aldo Masullo presenta 'Piccolo Teatro Filosofico'. Intervengono Biagio De Giovanni e Giulio Giorello. Nel nuovo libro del filosofo dialoghi su anima, verità, giustizia, tempo. L’attore Achille Brugnini leggerà alcuni brani del volume. Le conclusioni sono affidate al Gran Maestro Raffi.

di Redazione , 4 Marzo 2013
TAG  filosofia  tempo  teatro  vita  eventi 

teatro filosofico
Il Gran Maestro Gustavo Raffi e il filosofo Aldo Masullo

“Sono di fumo, ma non sono un fantasma. Il pensiero non è corpo di carne e ossa, ma non è inconsistente immagine. Il corpo potete bruciarlo, il pensiero no”. È uno dei passaggi del Dialogo tra Giordano Bruno e il Procuratore di Stato. Uno dei quattro dialoghi che compongono il libro del filosofo Aldo Masullo ‘Piccolo Teatro Filosofico, Dialoghi su anima, verità, giustizia, tempo’, edito da Mursia. Il volume sarà presentato il 7 marzo, a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia, diretto da Bernardino Fioravanti, presso la Biblioteca di

Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8, Roma), alle 18,30. Con l'autore, intervengono: Biagio De Giovanni, Università di Napoli "L’Orientale" e Giulio Giorello, Università degli Studi di Milano. L’attore Achille Brugnini leggerà alcuni brani del volume. Le conclusioni sono affidate a Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Di grande impatto il dialogo tra Eraclito e il mercante. All’uomo che vende strumenti per misurare il tempo, il filosofo insegna, dopo avergli fatto scoprire una parola che scava nell’anima dell’altro, che “il vivere è patire, cioè sentire, provare. La vita è praticità”. Il segreto è agire, darsi uno scopo profondo tra gli abitanti del Tempo. Perciò Masullo fa dire all’Oscuro: “Vogliamo, senza piangere sulle perdite né consumarci in illusioni, scoprire possibilità di senso nascoste, allestire scene nuove di mondo, delineare orizzonti di non confliggenti ma solidali libertà”. Alla fine del dialogo, l’uomo avrà scoperto la bellezza della differenza, il filosofo proseguirà il suo viaggio con la meridiana che il mercante gli ha donato. Scrive Masullo: “Nelle filosofie del dialogo, il dialogo è solo teorizzato come esercizio del logo, ma non praticato: ridotto così a tema di trattazione scritta, è proprio ciò che Platone si rifiutava di fare. Si tratta di meditate elaborazioni e acute analisi, tutte consegnate alle mute pagine di scritti magistrali, momenti di pensiero passati. Manca il dialogo ‘in carne ed ossa’, il pensiero vivo presente che interrogando s’interroga. Mancano coloro che insieme pensando parlano, intersoggettiva realizzazione dell’ideale dialogo dell’anima con se stessa. La filosofia senza nulla perdere del suo vigore può farsi scrittura, se mostra in azione la sua dialetticità, se lo scritto registra l’atto del pensiero vivente, colto mentre accade nella temporalità della storia e lasciato aperto fluire, inesauribile invito ad altre menti”. La Porta della Bellezza si trova solo con il dialogo che si fa ricerca e pensiero vissuto.

Abitare In Salute
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter!
Email

abbonati!

Copertina Eterno Ulisse