Il termine giapponese “Hikikomori” significa “stare in disparte”, un termine che definisce chiaramente coloro che decidono volontariamente di “isolarsi dal mondo” scegliendo di chiudersi nella propria stanza e tagliando così ogni contatto diretto con la società. In Italia sono circa 100.000 i ragazzi tra i 15 e i 30 anni protagonisti di questo fenomeno ancora poco conosciuto. Non è una malattia, ma comporta delle dinamiche complesse che investono l’intero nucleo familiare.
In questo mondo, sempre più competitivo e materialista, è sempre più facile sentirsi minacciati dalle pressanti richieste sociali e costretti a ritirarsi per poter sopravvivere. viene dunque da chiedersi: e se dietro l’isolamento sociale degli Hikikomori ci fosse una protesta silenziosa con il fine di rendere il mondo un posto migliore?