Scrisse il grande yogi indiano SriAurobindo: «L’uomo è un essere di transizione, non definitivo, perché in lui e al di sopra di lui inizia il radioso cammino ascendente che conduce alla “superumanità” divina... Tuttavia stiamo assistendo al crollo di un mondo che, nonostante le sue imperfezioni, ci ha permesso di vivere nel benessere, nella cooperazione, nello scambio interculturale, e nella percezione di essere accomunati nei diritti, nei progetti, nella cultura, nell’Arte e nel desiderio di pace.
Nell’arco di pochi anni, senza che ce ne accorgessimo, abbiamo perso tutte le nostre autonomie, individuali e sociali, abbiamo delegato tutto a degli enti.
Il globalismo ha annullato le identità, le minoranze, le differenze e vuole fare di noi gli automi di un mondo digitalizzato e virtuale. Se lasceremo che questo accada, di Anima se ne parlerà in futuro dicendo: “C’era una volta”...