L'Eterno Ulisse

Itinerari insoliti nel grande mare della conoscenza

RSS FaceBook

La dimensione umana

Accanto ai nuovi poveri, l’Ordine di Malta apre una Casa di accoglienza per padri separati

Ogni anno serviti 40mila pasti caldi ai poveri. L’indicazione: rafforzare reti samaritane per anziani, bisognosi e ‘signori malati’. Il 12 febbraio si elegge la guida del Gran Priorato di Roma che, guidato dall'amore per gli 'ultimi', continua a mettere in cantiere nuove iniziative di solidarietà.

di Redazione , 1 Febbraio 2015
TAG   

ordine malta
Il Gran Priorato di Roma dell’Ordine di Malta mette in cantiere nuove iniziative di solidarietà per i poveri e i ‘signori malati’

L’obiettivo è chiaro: costruire ponti, fare strada alla cultura dell’incontro e del dialogo, abbattendo muri di indifferenza. Il Gran Priorato di Roma dell’Ordine di Malta guarda avanti e mette in cantiere nuove iniziative di solidarietà per i poveri e i ‘signori malati’. A fondare il carisma della carità di questo Ordine che ha quasi 1.000 anni di storia, è infatti l’amore per gli ultimi, il Vangelo della strada.

Ogni giorno, centinaia di volontari assistono persone indigenti, soprattutto anziani e famiglie in difficoltà. I Volontari che portano nel cuore la Croce a 8 punte, simbolo delle Beatitudini evangeliche, hanno aperto le porte dell’antica fortezza templare sull’Aventino, per vivere il Vangelo sulla strada, compagni di speranza di ogni uomo che soffre, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II.

Storie di impegno che trattengono percorsi dall’inferno della mancanza di relazioni, e fanno passare le acque di più mondi nel segno dell’accoglienza, sull’antica fortezza degli Ospitalieri, sull’Aventino.

“Lavoriamo con umiltà e gioia per dare risposte concrete di aiuto ai nuovi poveri – spiega il Gran Priore di Roma, Balì fra Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto – le frontiere del bisogno hanno il volto di immigrati, disoccupati, persone che hanno perso la casa o gli affetti familiari. Le nostre porte sono sempre aperte: aiutiamo le persone a togliersi le bende, raccontandoci la propria storia, e cerchiamo di portare aiuto con interventi concreti. La rivoluzione del Vangelo è la speranza ed è sempre possibile cambiare e ricominciare”.

Il Gran Priore discende da un'antica famiglia comitale trevigiana poi trasferitasi a Roma, da sempre legata alla Santa Sede. Il nonno è stato direttore de L'Osservatore Romano, mentre suo fratello Giuseppe è l'attuale presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Si è laureato in lettere e si è specializzato in archeologia cristiana e storia dell’arte presso l'Università La Sapienza di Roma. Ricopre l'incarico di assistente alla direzione della Biblioteca della Pontificia Università Urbaniana, nella quale ha insegnato come Ordinario greco classico.

Dal 7 febbraio 2008, in conseguenza della scomparsa di Fra Andrew Bertie, Principe e Gran Maestro dell'Ordine dal 1988, ha assunto le funzioni di Luogotenente interinale, con il compito di guidare l'Ordine di Malta fino all’elezione del nuovo Principe e Gran Maestro. Questo incarico è cessato l'11 marzo 2008 con l'elezione di Fra Matthew Festing. Dal 24 gennaio 2009 è l'attuale Gran Priore di Roma.

Nel loro progetto di impegno fraterno, i Cavalieri, Dame, Donati e Volontari del Gran Priorato di Roma hanno messo l’apertura di una grande Casa di accoglienza per i padri separati, “perché – è ancora il Gran Priore a sottolinearlo – non bisogna mai arrendersi. Dio chiede di rendere ragione della nostra speranza nelle nuove periferie dell’umano, soprattutto noi che crediamo nella Divina Provvidenza”. Phìloi ton eidon, amici degli idee di ciascun uomo e di ogni tempo della storia, i volontari del Gran Priorato di Roma condividono percorsi. Indicano tratti. Non chiudono il pozzo prima di aver chiesto ai propri compagni di viaggio il senso del loro andare e cercare.

Il prossimo 12 febbraio, dieci Capitolari si ritroveranno nel Capitolo dell’Ordine, guidati dallo Spirito che soffia dove vuole, per eleggere il Gran Priore, l’uomo che scorgendo i segni dei tempi con l’aiuto di Maria, icona di gratuità, indicherà per i prossimi sei anni la strategia della solidarietà per migliaia di bisognosi tra Lazio, Toscana, Umbria e Marche. Un altro tratto di strada in compagnia di costruttori di umanità che non si arroccano nelle glorie del passato ma portano i propri sandali nella polvere di tutti i giorni. Samaritani di speranza per l’uomo che soffre.

Abitare In Salute
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter!
Email

abbonati!

Copertina Eterno Ulisse