Nella complessa ritualità dell’orazione nel mondo islamico c’è la memoria antica dell’anelito che agli albori della storia induceva l’uomo sperduto sulla Terra a ricercare l’armonia con l’universo.
Una memoria che la spiritualità Occidentale è andata smarrendo. Le posizioni che il musulmano assume nel rivolgersi a Dio sono precise e codificate e si ritrovano in altre tradizioni spirituali. Coincidono, ad esempio, con alcune Asana dello yoga, posture che, assunte in sequenza, attiverebbero i campi energetici, i chakra, del corpo umano.