L'Eterno Ulisse

Itinerari insoliti nel grande mare della conoscenza

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Echi di Riti e Miti

Dalla terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’anima…

“Dalla terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’anima… È fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant'altro... è dolce, salata, salmastra, è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia, è piacere e paura, nemica ed amica, è confine ed infinito, è cambiamento e immutabilità, ricordo ed oblio”: così, nel 400 a.C. Eraclito rappresentava una sostanza essenziale come l’acqua.

di Daniela Quieti, 20 Luglio 2017
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Essenziale ma non inesauribile, e spesso minacciata da un utilizzo insensato da parte di chi non la rispetta e la inquina.

La ninfa Teti, per donare l’immortalità al figlio, il futuro eroe greco Achille, lo immerse ancora neonato per tre volte nelle acque del fiume Stige tenendolo per un tallone che, proprio perché non bagnato, rimase l'unica parte vulnerabile del suo corpo. E nella storia del cristianesimo forse solo San Francesco d’Assisi ha saputo interpretare intimamente la spiritualità dell’acqua, che esprime la divinazione del suo Creatore in sintonia con le creature sorelle: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Aqua, la quale è multo utile et humile et preziosa et casta”.

L'acqua è indispensabile per la sopravvivenza degli esseri viventi, tuttavia Frate Francesco ne evidenzia anche la dimensione evangelica: l’acqua è umile, come il Figlio di Dio che è venuto uomo tra gli uomini, è preziosa e casta, è l’elemento sacramentale del Battesimo, emblema di purificazione spirituale per i fedeli. L’acqua è “dono di Dio”, manifestazione della sua generosità sulla terra, bene comune basilare, risorsa che non conosce frontiere: dalla nostra capacità di custodirla e di condividerla dipende il futuro dell'umanità, perché non diventi implacabile energia devastatrice.

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Consuetudini religiose di culture diverse si fondano su liturgie connesse all’acqua, sostanza primaria della simbologia cosmica legata all’origine della vita, al liquido amniotico dal quale nasciamo, alla catarsi dell’anima, ai miti, alle misteriose divinità degli abissi, delle fonti, dei laghi, dei fiumi, della pioggia, alle Sirene, a Venere, Poseidone, Nettuno, Tritone, al Diluvio Universale… ma anche ai temibili mostri dei fondali marini, alle Gorgoni, a Scilla, Cariddi… Attraverso l’acqua dei fiumi e dei mari abbiamo scoperto, appreso... L’acqua ondeggia tra spirito e materia, trema, s’infrange o si placa tra gli tsunami dei vivi e l’eternità dei morti “per seguir virtute e conoscenza… ”, rispecchia cieli di pace e rivolta nell’attimo fuggente del divenire, tra arcani sogni di approdi e naufragi del cuore e del tempo… “per l’alto mare aperto… ” Nessuno può esistere senz’acqua: essa è archetipo della sacralità del vivere, di un diritto umano alla giustizia e alla fratellanza. Dal nostro ingresso nel mondo alla rituale abluzione dei defunti, l’acqua scorre attraverso le nostre esistenze e ci traghetta da una riva all’altra, lungo una linea divina. Gesù cammina sulle acque del lago Tiberiade per salvare i discepoli. Siamo aspersi nelle acque sante del Fiume Giordano, delle Sacre Scritture, della sorgente di Lourdes e ancora, ancora, in un percorso di mistica rinascita.

“Chiare, fresche e dolci acque… ” che custodite il sacro segreto dell’esistere.

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