L'Eterno Ulisse

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Il linguaggio dei simboli

La Betulla, pianta della vita e della rinascita

Albero di rinascita tra i popoli slavi, legata alla fertilità per gli alchimisti, ma anche alla purezza e alla castità, simbolo del rinnovamento e dell'inizio di un nuovo ciclo vitale. Sono molteplici i significati che nel tempo sono stati attribuiti alla Betulla, la cui linfa è stata in passato considerata un prezioso mezzo per fortificare l’organismo in vista dell’inizio di un nuovo anno.

di Diego Manca, 2 Gennaio 2015
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betulla bianca
Sono molteplici i significati che nel tempo sono stati attribuiti alla Betulla

Tra i popoli slavi la Betulla era utilizzata come albero di rinascita nelle feste popolari e religiose tipiche della primavera. Si tagliava un’enorme pianta di Betulla e si posizionava nella piazza del paese. Si danzava a lungo attorno alla pianta eretta e poi, durante la notte stessa, si bruciava l’albero in un grande falò e le ceneri prodotte erano disperse nella terra. 

La Betulla è anche l'Albero Cosmico delle popolazioni siberiane: viene chiamata Il Custode della Porta perché apre allo sciamano la soglia del cielo. Il neofita si arrampica su un tronco di Betulla e vi pratica nove incisioni a simboleggiare i Nove Livelli Celesti che lo sciamano deve attraversare per compiere il suo viaggio estatico.

Gli alchimisti, interpretando i segni della sua corteccia, le hanno attribuito una connotazione femminile legata all’influsso di Venere e della Luna Piena. Si racconta che per lungo tempo questa pianta era connessa con la fertilità e le sue capacità magiche di guarigione. Ramoscelli di Betulla erano usati per donare fertilità al bestiame e ai giovani sposi e le culle dei bambini venivano costruite con questo legno. 

Il primo albero dell’alfabeto Ogham (1) è la Betulla, simbolo di purezza e castità. La Betulla segnava l’inizio di un nuovo ciclo vitale, la porta per il nuovo anno celtico, che iniziava il primo novembre. Era ritenuta protettrice e guida spirituale di ogni nuova partenza, fisica o spirituale.

La maggior parte dei nostri contemporanei ha completamente dimenticato che, fino a cinquanta anni fa, la maggior parte delle popolazioni europee, dalla Scozia alla Russia, fino alla Slovenia e all’Ungheria, attendeva con impazienza la risalita del flusso della linfa alla fine dell’inverno. Più che una tradizione, era una febbre collettiva che colpiva tutta l’Europa. Armate di coltelli (per incidere la corteccia dei tronchi), secchi e tubi, centinaia di migliaia di persone partivano all’assalto delle foreste per raccogliere la preziosa linfa di betulla. La linfa è, infatti, un simbolo di rinnovamento e percepita come un mezzo per fortificare l’organismo in vista dell’inizio di un nuovo anno.

1. L'Alfabeto ogamico o Ogham craobh o semplicemente Beth-Luis-Nion (antico irlandese:Ogam) è un tipo di scrittura che fu in uso soprattutto per trascrivere antiche lingue celtiche. La sua caratteristica principale è quella di non avere lettere di forme differenti, bensì di ottenere le differenti lettere con un numero diverso di incisioni a destra, a sinistra o attraverso una linea che costituisce il fulcro dello scritto.

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