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Le radici del simbolo e il significato della Croce

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di Maria Pia Fiorentino, 14 Luglio 2012
TAG  simboli  croce 

Da sempre gli esseri umani hanno manifestato la necessità di esprimere, attraverso l’uso di simboli, concetti sacri ed elevati. Tale atteggiamento è probabilmente frutto della consapevolezza di non poter esprimere altrimenti, sul piano razionale, una conoscenza a cui si può pervenire soltanto in forma individuale. Ogni simbolo ripete, sul piano concettuale, il senso dell’archetipo che vuole esprimere, pertanto, essendo esso immutabile nel tempo, la sua interpretazione non può essere arbitraria. Il simbolo della Croce affonda le sue radici nel più remoto passato ed è, forse, il più completo ed il più carico di significati. Cerchiamo di comprenderne la storia ma, soprattutto, di penetrarne il simbolismo.

croce

Che cosa sono i simboli, e perché l'uomo, sin dai primordi, ha attribuito loro tanti significati? Nel libro La leggenda dei simboli di Marco Saunier - ed. Atanor - si legge: "Sia all'Occidente che all'Oriente, sia al Nord che al Sud, per ogni dove, appaiono, più o meno grossolanamente tracciati, triangoli, croci, stelle; per ogni dove si racconta vagamente d’un Dio buono vissuto tra gli uomini (...) Per la moltitudine questi segni sono lettere soprannaturali (...) È il sacro Deposito delle Età — mormora la moltitudine —. È la Religione dei Padri (…), e il medesimo fervore anima l'Arabo prosternato dinanzi al cubo della Kasba, il Cristiano in estasi ai piedi della Croce, il Buddista meditante sulla Stella dai sette raggi, il Brahmano tutto compreso del Triangolo di Brahma. Quanto a coloro che fanno professione di Scienza, essi insegnano che questi segni sono Simboli.
Sono stati rivelati da Dio — dicono i Preti — e manifestano la verità; sono le lettere sacre di quel libro grandioso che è il Cielo.

Non è cosi, - rispondono gli lniziati - questi simboli non hanno nulla di soprannaturale, poiché il soprannaturale non esiste; essi costituiscono semplicemente l’espressione sintetica di una scienza meravigliosa di cui gli uomini hanno perduto la memoria. Essi insegnano tutto ciò che è Stato, tutto ciò che È, tutto ciò che Sarà, sotto una forma geometrica, ovverosia immutabile. Essi rivelano il curioso meccanismo della Terra e del Cielo; spiegano gli ingranaggi della macchina umana, riconducono l’Uomo all‘atomo e il nostro mondo Solare all'Uomo; raccontano infine la storia delle Razze che toccarono gli estremi limiti della Scienza e della Civiltà, e che furono spazzate nei gorghi dell`Oceano da spaventevoli cataclismi, così come un mucchio di foglie morte, strinate dall'autunno (...) Questi Simboli costituiscono dunque la tradizione delle opere del passato; sono gemme cristallizzate dal pensiero delle Razze prima di morire, al fine di trasmettere nel tempo la loro anima intellettuale. Ma per comprenderli occorre essere iniziati, rotti alla ginnastica ardua di tutte le scienze, ed ecco perché questi segni non sono per il volgo se non geroglifici incomprensibili, belle facce mute dagli occhi torbidi di mistero, che alcuni adorano ed altri disprezzano".

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