L'Eterno Ulisse

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Mediterraneo e ospitalità sacra

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di Valentina Ferranti , 10 Dicembre 2018
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Juan Van Der Hamen (1596-1631), Abramo e i Tre Angeli (part.)

Il nome Mediterraneo, riferito al nostro mare, deriva dal latino Mediterraneus, da medius, “in mezzo” e terraneus, “alle terre”. Mare “in mezzo alle terre”. Le genti che dall’entroterra possono arrivare alle sue coste hanno lo stesso sangue, e hanno tutte la stessa legge: l’ospitalità è sacra ed è una sorta di crogiuolo che le accomuna. “L’ospite, come lo straniero e il nemico, sono protetti dalla divinità”. L’ospitalità, tuttavia, ha delle regole alle quali adeguarsi, previste dal concetto greco di xenìa: una reciprocità per cui, un tempo, il padrone di casa onorava le esigenze dell’ospite e l’ospite rispettava quelle dell’ospitante. La lezione delle civiltà antiche si è persa, ma l’eco di quella del Mediterraneo ci ricorda la valenza preziosa degli originari insegnamenti. Tra mito, religione e storia, ecco un viaggio nella sacralità dell’accoglienza fin dove il rapporto con il divino si spezza..

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