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Miti e leggende

Notti Magiche. Riti e tradizioni di Capodanno

Un’altra straordinaria notte magica è quella che costituisce il cuore delle feste, la notte di Capodanno, la festa della speranza, la speranza nel domani. Con lo scoccare della mezzanotte un ciclo si conclude ed un altro ha inizio.

di Maria Pia Fiorentino, 29 Dicembre 2014
TAG  capodanno  riti  credenze 

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Con lo scoccare della mezzanotte un ciclo si conclude ed un altro ha inizio

Un’altra straordinaria notte magica è quella che costituisce il cuore delle feste, la notte di Capodanno, la festa della speranza, la speranza nel domani. Con lo scoccare della mezzanotte un ciclo si conclude ed un altro ha inizio; è un istinto arcaico quello che induce gli uomini ad appellarsi alla fortuna attraverso una serie di consuetudini che pur avendo un sapore magico, vengono perseguite da tutti, anche dai più scettici: vischio, agrifoglio, nocciole, uvetta, lenticchie, zampone, simboli di fortuna e di abbondanza. E ancora botti, rumori, brindisi scherzi e risate che pare vogliano esorcizzare quel magico, lunghissimo momento che separa il passato dal futuro: è istintivo, d’altronde, rivolgere al futuro le proprie aspettative ed attribuire al passato ogni sorta di negatività.

I riti della notte di Capodanno

Vediamo dunque come propiziarsi la fortuna in questa notte incantata:

al momento del brindisi di mezzanotte, se avete un ceppo che arde nel camino, versate sulla fiamma il primo sorso del vostro spumante, avendo cura di far cadere qualche goccia del vostro vino anche sul ceppo e la fortuna non vi abbandonerà per tutto l’anno.

Prendete una noce, tenetela in mano per dieci minuti circa e poi gettatela nel fuoco; se la noce scoppierà l’anno sarà buono, se brucerà senza scoppiare, sarà un po’ più difficile.

A mezzanotte in punto bruciate il vecchio calendario arrotolato e legato con nove giri di filo rosso, ripetendo mentalmente «Brucia libro dei giorni passati e che i dolori del vecchio anno non tornino più».

Scrivete su un foglietto i progetti, le situazioni e le esperienze che, nell’arco dell’anno che si è chiuso, vi hanno arrecato dispiacere e che non desiderate più rivivere e quindi gettatelo nel fuoco. Su un altro foglio scrivete i vostri desideri e le vostre aspirazioni per l’anno che comincia e, dopo averlo piegato e strappato in quattro pezzetti ( perché nessuno possa leggerlo), affidatelo al vento…

Cose da fare

Far rumore con botti e campanelli per scacciare da casa le presenze negative.

Offrire al camino (o al vento, se non avete il camino) il primo sorso di spumante o il primo boccone dell’anno.

Buttare via (dal balcone?) oggetti vecchi dei quali volete liberarvi.

Mangiare tra la mezzanotte del 31 e l’alba del 1 gennaio le lenticchie con le mani.

Baciare uno sconosciuto sotto il vischio. Fare gli auguri ad una persona dell’altro sesso che sapete felice ed amata. Fare gli auguri ai propri animali domestici. Gettarsi dietro la spalla sinistra un sorso di vino e una moneta.

Indossare al contrario, un paio di slip rossi. Indossare un capo nuovo. Indossare qualcosa di rosso e di turchino. Mangiare a mezzanotte tredici chicchi, uno dietro l’altro, d’uva nera. Accendere una candela bianca da offrire all’anno nuovo perché vi sia propizio e lasciare che bruci completamente.

Cose da non fare

Preparare la pasta in casa per il pranzo di Capodanno. Spazzare la casa il primo giorno dell’anno. Lasciare appese delle corde o delle calze penzolanti. Contare denaro. Mangiare a mezzanotte qualcosa all’aperto. Litigare con qualcuno. Telefonare, se siete donne, in casa d’altri di buon mattino per fare gli auguri… la prima telefonata, perché sia di buon auspicio, deve essere fatta da una voce maschile.

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