L'Eterno Ulisse

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Spirito e continenti scomparsi, viaggio immaginario sulle tracce della coscienza

Copertina Eterno Ulisse
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sul numero 1 de "L'Eterno Ulisse"

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di Maria Pia Fiorentino, 9 Luglio 2012
TAG  spirito  umanità  miti 

L’itinerario che L’Eterno Ulisse propone in queste pagine è davvero insolito, affascinante e allo stesso tempo insidioso come lo è il quesito da cui parte: "Che cos’è lo Spirito?". Proviamo a metterci sulle sue tracce, per andare alla ricerca della ‘Coscienza Sommersa’ – partendo fin dai presunti albori dell’Umanità, tra simboli, miti, leggende e tradizione – e cerchiamo di ipotizzarne la sua “riemersione” a livello di massa, proprio grazie alle luci ed ombre del nostro attuale quotidiano.

lemuria

Molte tradizioni di matrice esoterica, parlano di terre scomparse, e tra queste Lemuria, Atlantide, Mu. Le notizie, anche leggendarie, su questi antichi Continenti inabissatisi nel corso del tempo sono piuttosto scarse, tuttavia sono varie le ipotesi storiche e scientifiche formulate nel tempo, e non soltanto quelle ispirate da Platone. Per quanto frammentate e confuse le notizie sull’inabissamento di Lemuria o di Atlantide, ad esempio, disegnano a tratti la mappa di continenti che, comunque, secondo alcuni studiosi, sembrano essere stati lo scenario dell’evoluzione dell’Uomo, veri e propri Eden in cui l’essere umano si è addensato in corpo, per quanto inizialmente goffo e gigantesco, per poi gradatamente evolversi e affinarsi.

A prescindere da tali ipotesi che sembrano appartenere ad una certa fantarcheologia, viene spontaneo fare un accostamento con un passo di Genesi (6,1-4):

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “il mio Spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di 120 anni”. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.

Questi piccoli frammenti, tra simbolismo, leggenda, tradizione e religione, potrebbero divenire, se bene usati, preziosi tasselli di un mosaico dal quale partire per ricomporre lo straordinario disegno dell’arcaico passato dell’umanità, quel passato nel quale affonda le radici il suo perenne conflitto tra bene e male.

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