Abbandonarsi a un movimento pulsante e cardiaco seguendo il ritmo arcaico de “u tambureddhu” che invade, trascina – dapprima sconvolge – per riordinare, poi, corpo e mente.
Dal 1998 il festival de “la notte della taranta” è una delle più significative manifestazioni della cultura popolare che riporta inevitabilmente alla memoria le radici di questa notte speciale. Musica che è cura, terapia, arte espressiva, per mezzo della quale si tesse una “ragnatela” che lega insieme l’identità e la cultura di un territorio in un rito, il tarantismo, ove confluiscono mito, religione e simbolismo.