Il Coronavirus ha cambiato il nostro linguaggio? Molto più di quanto pensiamo. Senza accorgercene, quotidianamente, abbiamo imparato a usare neologismi o parole che, prima del Covid-19, non avremmo mai usato: lockdown, assembramento, asintomatico, distanziamento sociale, d.a.d., droplets, smart working, Wuhan.
Ma quali erano, in passato, le parole che si utilizzavano nei grandi porti degli Stati Italiani, Venezia, Genova, Livorno, Napoli, per designare e individuare le epidemie in arrivo dall’Oriente? L’autore, attraverso la lunga esperienza dell’isola di Lipari e dei suoi rapporti con il Mediterraneo, ci riporta indietro nel passato alla rICerca di parole dimenticate.