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Il Cancro come un Feto: nuovo paradigma per la tesi dell’imbuto immunitario

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di Salvatore Bardaro, 4 Luglio 2012
TAG  medicina  cancro 

In questo articolo l’autore – medico, ricercatore e docente di Medicina Integrata - ci espone, seppure in modo sintetico e semplificato, un nuovo e rivoluzionario paradigma da lui elaborato e presentato al 9° Congresso Mondiale Anti-Aging che si è svolto a Montecarlo nel Marzo 2011. Le analogie fra cancerogenesi e sviluppo fetale, che caratterizzano la sua ricerca, e che sorprendentemente trovano conferma in modelli animali naturali, aprono nuove traiettorie di indagine e ulteriori modelli di possibile terapia. L’autore confessa di aver preso spunto, come egli stesso riporta nella versione integrale del lavoro, dalle similitudini esistenti in tutte le manifestazioni della natura, soprattutto fra quelle opposte, che la Medicina Tradizionale Cinese aveva così ben compreso. Ed è forse per tale chiave interpretativa che emerge forte il fascino insito nello scoprire quanto due tappe fondamentali e antitetiche dell’organismo vivente, quali Vita e Morte, riconoscano matrici regolative identiche.

feto

L’accostamento del cancro al feto, impensato e provocatorio, perde la sua improbabilità quando analizziamo i caratteri fondamentali di queste due condizioni che, solo in apparenza, risultano antitetiche. Il cancro è, anche e soprattutto, l’epifenomeno di un’alterazione neuroendocrina che si configura in uno stato di infiammazione cronica. solo in un tale ambiente è infatti possibile l’insorgenza e lo sviluppo della patologia neoplastica. La stessa condizione è necessaria per l’impianto dell’ovulo e lo sviluppo del feto.

Per capire meglio questo assunto dobbiamo dire che i fisiologici cambiamenti nell’endometrio, che si pensa siano regolati esclusivamente dagli ormoni ovarici, sono invece anche in gran parte guidati dal sistema immunitario che vi partecipa con processi simili a quelli che avvengono nell’infiammazione cronica. È utile precisare che esistono differenti tipi di responso immunitario da parte dell’organismo.

I principali sono definiti th1 (linfociti t helper tipo 1), th2 e th3. th3 è anche detto t reg (regulator) in quanto funge da modulatore della risposta immune in certe condizioni; il th1 è invece una risposta forte di tipo cellulare attiva contro infezioni microbiche e virali oltre che capace di attaccare, con attività citotossica, le neoplasie; il th2, oltre ad agire come risposta immediata verso patogeni extracellulari, ha come scopo principe quello di prevenire l’attacco immunitario verso il feto.

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