La teoria dell' "effetto farfalla" e la sua conseguente elaborazione ha consentito ad una corrente attuale del pensiero scientifico-filosofico di prendere atto che la scienza non è in realtà in grado di fare previsioni, se non probabilistiche, che c'è una forma di libero arbitrio in qualunque sistema complesso e che la mente non è una manifestazione che si sviluppa nel sistema nervoso centrale - o nel cervello - della nostra specie o di qualche mammifero "superiore", ma è ovunque. Da qui si apre l'orizzonte a quel "meraviglioso imprevisto" che potrebbe salvare la terra...
L'articolo completo è disponibile sul numero 2 de "L'Eterno Ulisse"