Secondo l’autore, quando cerchiamo di spiegare ciò che non è concreto, quando cerchiamo di descrivere tutto quello che va oltre i nostri cinque sensi, entriamo in un qualcosa che è ai confini della razionalità, di interpretabile e non misurabile. Questo è il mondo delle emozioni ereditate dai nostri antenati. Questa è la metafisica. sono memorie ancestrali registrate che ognuno di noi contiene biologicamente, fanno parte del nostro DNA.
Sono memorie del vissuto di altri che ci hanno preceduto. Sono una realtà emotiva, non misurabile, solo percepibile; è una forza o energia “oscura”, sappiamo che c’è, ma non riusciamo con i nostri cinque sensi a renderla oggettiva. Nella mimesi da lui ideata sono i movimenti che coinvolgono i nostri antenati. Non sono il mondo tra noi e i nostri genitori.
Sono un qualcosa che è avvenuto prima, emozioni primarie ereditate, congenite. ed ancora, in base alla struttura familiare da cui deriviamo saremo più attratti dalla fisica o dalla metafisica, saremo più o meno portati verso la politica o la religione, al godere o al sacrificio. Dunque, quando parliamo di scienza, di cultura, di teologia, di politica, di cosa stiamo parlando?