Giuseppe Calligaris, medico e ricercatore - incompreso antesignano di una nuova dimensione del pensiero scientifico - si laureò a pieni voti in medicina, nel 1901 a Bologna, con una tesi che a quei tempi suscitò grande scalpore per il tema insolito: "Il pensiero che guarisce".
Iniziò così la sua opera innovatrice in campo medico e la sua estenuante ricerca affiancata da centinaia di pubblicazioni oggi introvabili. Egli scoprì una correlazione corpo-Universo imputabile ad un complesso sistema di linee e di "placche cutanee" in contatto tra loro che definì "catene lineari del corpo e dello spirito".
Su questo straordinario ricercatore, alla sua morte, calò in Italia uno spesso sipario di silenzio e di indifferenza rotto, nel 1975, da Giancarlo Tarozzi e da Maria Pia Fiorentino che, allora giovanissimi, cercarono di rilanciare gli studi del medico friulano con la pubblicazione di un libro che mirò soprattutto a rivalutare l'opera geniale di un uomo la cui pionieristica scoperta è ritenuta tutt'oggi rivoluzionaria e ancora "utile al progresso della conoscenza umana".
di Maria Pia Fiorentino e Giancarlo Tarozzi