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I sentieri della memoria

Se vuoi la pace, prepara la pace. A 70 anni dallo Sbarco di Anzio

Ricorre quest'anno il 70esimo anniversario dello Sbarco di Anzio, un'operazione militare organizzata dagli eserciti alleati contro le forze dell'asse nella zona di Anzio e di Nettuno, durante la campagna d'Italia, nella seconda guerra mondiale. Questa mattina è stato presentato il programma delle celebrazioni.

di Rigel Langella, 13 Gennaio 2014
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Ricorre quest'anno il 70esimo anniversario dello Sbarco di Anzio (1944-2014)

“Mi ricordo tanto bene di quella notte e nessuno di quelli che vi presero parte potrà mai dimenticarla. Eravamo tutti molto giovani e non avevamo nessuna esperienza di operazioni militari. Furono mesi difficili, prima della liberazione di Roma, oggi nessuno può capire i nostri stenti e cosa significhi letteralmente: vivere sotto terra”: con grande lucidità Harry Shindler, classe 1921, uno degli ultimi reduci sopravvissuti allo Sbarco di Anzio ha commentato in videoconferenza la presentazione del programma per le celebrazioni del 70° (1944-2014).

Bloccati sulla Linea Gustav gli alleati decisero di proseguire l’avanzata in Italia, tentando di aggirare l’ostacolo via mare. Era la notte del 22 gennaio, alle 2 del mattino, nel silenzio e nel buio più assoluto e senza incontrare alcuna resistenza, la prima task force di mezzi anfibi, il VI Corpo d’armata USA, sbarcò nei pressi di Torre Astura, per andare a sgombrare il porto di Anzio dove erano dirette le navi inglesi. La zona ove è stato identificato l’X-Ray beach (il punto X) si trova all’interno del Poligono UTTAT e, grazie alla servitù militare, è rimasta intatta come all’epoca della II Guerra e rappresenta un esempio concreto di living history.

Come in Normandia – ha ricordato il reduce Shindler – si trattò di una vasta zona di sbarco sul Litorale Romano, compresa tra Latina e Roma, grosso modo tra Torre Astura a sud e Tor San Lorenzo a nord. La battaglia imperversò furiosa anche nell’entroterra, tra Cisterna, Velletri e Aprilia, una volta che i tedeschi ebbero il tempo di riorganizzarsi. Dopo i tanti libri, film, reportage, canzoni, convegni e rievocazioni sembra che non ci sia nulla da aggiungere, eppure per questo settantesimo non sono mancate le sorprese, grazie a nuove scoperte d’archivio.

Il Comune di Nettuno ricorderà l’Operazione Shingle al Cimitero americano, il sacrario militare che raccoglie le spoglie di tutti i caduti dell’avanzata dalla Sicilia a Roma e ospita 7.860 tombe e una cappella per i 3.095 dispersi. Invece il Comune di Anzio, ha ispirato il programma delle celebrazioni al detto latino (si vis pacem para bellum) rivisitato: “se vuoi la pace prepara la pace”. La connotazione pacifista viene da un curioso intreccio storico.

Il sottotenente trentenne, Eric Fletcher Waters, cadde il 18 febbraio del 1944 e al momento della sua morte il figlio Roger, aveva appena cinque mesi. Una volta cresciuto Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, è diventato uno dei più noti cantanti di tutti i tempi. Purtroppo il corpo di Eric Fletcher Waters non fu mai ritrovato ma grazie allo studio delle mappe militari dell’epoca e proprio al lavoro dell’infaticabile Harry Shindler e dell’editore Giovannozzi di Ascoli, è stato possibile risalire al punto esatto, situato nelle vicinanze di Aprilia, dove il sottotenente perse la vita durante i combattimenti, tra sua Compagnia Z e i cingolati tedeschi.

In The Final Cut, dodicesimo album dei Pink Floyd, Roger Waters è autore e voce solista dei dodici pezzi, ispirati al rifiuto della guerra e tutti dedicati alla figura di suo padre. Con delicate pennellate liriche Roger ha oggi composto una struggente poesia, dedicata proprio a Shindler e con lui a tutti quei ragazzi che furono i protagonisti dello sbarco:

"Quando il vento falcia le messi. E gli uomini validi cadono. E i bimbi impauriti e increduli si rannicchiano nelle braccia tenere delle madri a proteggersi dalla lama incurante dei banditi. Mio padre, ora distante ma vivo, e caldo e forte in una bruma uniforme tabacco, parla: figlio mio non opporti al dolore del tuo lutto ma affilane la lama. Che tu non sfugga mai, insensibile e crudele, a sfide ardue da sostenere. Che prezzo ha un figlio? Quale? Il tuo o il mio? Questo a casa? L'uccellino implume che ingoia scodelle di vermi di pasta oppure quello in tv, morto e dilaniato in qualche fosso dei Balcani. Non riuscire a capire che il lutto di altri padri nega i legami forgiati nel sangue filiale e il vessillo lucente passato da uomo a bambino al posto d'onore, forte, privo di meschinità e rancore. Quindi trattieni le tue lacrime, dice mio padre, raccogli in una coppa quella medaglia salata. Sgorga da un unico fiume. Su quel fiume, figlio mio, mi sono giocato la vita".

Proprio il 18 febbraio il cantante si recherà sul luogo dello scontro fatale, prima di ricevere la cittadinanza onoraria della città di Anzio. L’autore di The Wall, che con 192 spettacoli è il tour di maggior successo nella storia del rock, è un pacifista convinto e si definisce socialista. Con gli anni si è avvicinato anche alla fede cristiana, ma ha criticato il modo bigotto di usare la religione per sostenere la guerra nel mondo: “è estremamente disgustoso e offensivo per me, e per tutti i cristiani, perché non era questo ciò che Cristo stava cercando di insegnare”.

Leggi il programma delle celebrazioni in italiano e il programma in inglese

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