In base alle recenti decodificazioni di arte paleolitica, periodi fino a ieri definiti come preistoria si stanno trasformando in storia. E' ipotizzabile, infatti, che il processo logico e concettuale che portò all’invenzione delle scritture moderne degli ultimi 5.000 anni fosse presente nei meccanismi concettuali dell’uomo già oltre 50.000 anni fa. Studi analitici permettono di stabilire che sensazioni e sentimenti quali piacere, timore, paura,desiderio, erano espressi dall’arte visuale fin dai primordi e che opere grafiche contengono frasi con soggetto e verbo che trasmettono fedelmente il linguaggio orale, fin dagli albori. L’arte visuale, dunque, era scrittura ancor prima di essere considerata arte, ed era una scrittura leggibile in qualsiasi lingua. Se una scrittura con tali prestazioni potesse essere reinventata, l’intera umanità riuscirebbe a dialogare senza aver più bisogno di traduzioni. Forse, il lontano passato fornisce qualche suggerimento per la cultura di domani.