Il primo Novecento vide il proliferare di riviste letterarie che si ritagliarono ampio spazio nella vita culturale italiana protesa a considerare prioritaria l’attenzione per la “vita dell’anima” intesa come energia dell’individuo singolo che tende all’affermazione di se stesso e allo sviluppo delle proprie potenzialità.
Dal Leonardo a La Voce, da Lacerba a L’Italia futurista, l’interesse per l’esoterismo e per l’occulto emerge con estrema chiarezza. In questo periodo trovarono spazio tematiche riguardanti la magia, le discipline orientali, la teosofia, la massoneria ecc., tutti argomenti finalizzati al progetto papiniano di “trasformare gli spiriti” al fine di trasformare la società.