Il più grande poeta di tutti i tempi, il geniale autore di quel capolavoro assoluto che è “La Divina Commedia”, ha un debito immenso con il Corano e con la raffinata cultura musulmana della sua epoca.
Al filosofo e mistico Ibn ‘Arabi, alle sue opere, e a un’opera di anonimo, celebre nella Spagna andalusa come il Libro della scala, si ispirò infatti per raccontare il suo viaggio nell’aldilà.
Tanti sono i riscontri, persino nell’architettura dei luoghi. Una tesi, che fu formulata per la prima volta nel 1919 da Miguel Asin Palacios, sacerdote e grande arabista, e che oggi è largamente condivisa, anche se rimane molto in sordina. La dimostrazione, comunque, di come Occidente e Islam oggi siano più vicini di quanto possa sembrare.