Rigel Langella – teologa, scrittrice, viaggiatrice e ricercatrice – a proposito del tema che le abbiamo chiesto di affrontare su queste pagine per il dossier dedicato agli antenati, scrive: «tanto per fare outing, che va tanto di moda, confesso che ho molto esitato e dubitato, nel mio razionalismo teologico, ad affrontare un tema del genere, oltremodo complesso e facilmente equivocabile; tuttavia mi sono ricordata che si può partire da un concetto semplice e universalmente conosciuto e accettato: la Communio Sanctorum, la comunione dei santi.
(…) La preghiera per il passato, i mali del passato, noti o ignoti, le persone care, conosciute o sconosciute del nostro passato, prossimo o remoto che sia, non è affatto un esercizio sterile o una superstizione arcaica, legata a spiriti o magia, ma è radicata in un’esperienza di fede, concreta e pratica, che conosceva l’inconscio collettivo, con i suoi legami profondi, ben prima di Jung».