L'Eterno Ulisse

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Ricordarsi di sé, breve viaggio nella memoria

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di Francesca Giomo, 10 Luglio 2012
TAG  memoria  immaginario 

Il tema della Memoria porta con sé infinite chiavi di lettura e schiude molteplici livelli di senso, difficili da afferrare nella loro complessità perché legati indissolubilmente al mistero stesso della natura umana. Ne troviamo una lettura più chiara sia in Platone che in Giordano Bruno, secondo i quali la verità oltre le forme può essere ritrovata dentro di noi tramite il processo del ‘ricordare’, attivato attraverso stimoli esterni che, innescando intuito e immaginazione, ci guidano dentro noi stessi, l’unico reale luogo dove possiamo incontrare, o perdere per sempre – come narra in modo magistrale Philip Dick – il principio creatore al quale apparteniamo.

memoria

Secondo il regista Luis Bunuel: “La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino la nostra azione. Senza di lei, non siamo niente”.

È sempre ‘tempo di Memoria’, e ancora di più lo è oggi, momento di bivio, dove siamo chiamati collettivamente a cambiare, stravolgere e rivoluzionare a 360° il nostro modo di concepire la vita; ed è proprio questo nuovo modo di concepire la vita, ed il sogno di un mondo rinnovato, a portare in sé la necessità e il tema del Ricordare.

In questo articolo, essendo il tema Memoria sconfinato, guarderemo specificamente alla visione che ne ebbero anime sapienti quali Platone, Giordano Bruno e Philip K. Dick.

– Rachael, seduta davanti al piano, guardando alcune foto di quando era bambina, non sa se sono veri ricordi o se sono innesti di memoria che le sono stati inseriti in quanto replicante. Non sa se la memoria che disegna il filo della sua vita le appartenga o se sono ricordi virtuali, inseriti al suo interno attraverso un programma che la fa assomigliare in tutto ad un essere umano. Rachael non sa se è una replicante, senza anima, senza memoria, oppure un essere umano, in grado di provare amore, nostalgia, emozioni. O semplicemente di ricordare –.

In Blade Runner, film di Ridley Scott, – tratto dal romanzo di Philip K. Dick, Do Androids dream of Eletric Sheep?–, il sottile giro di vite dei protagonisti ruota intorno al dubbio della loro identità: chi è reale, chi è virtuale?

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