L'Eterno Ulisse

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Dalla roccia alla tela. “Nouvelle vague” dell’arte aborigena australiana

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sul numero 13 de "L'Eterno Ulisse"

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di Emmanuel Anati, 30 Novembre 2016
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Pittura rupestre. Penisola di Capo York, Australia

Usciti dall’età della pietra, gli artisti aborigeni sono alla ricerca di una loro identità. Il confronto tra le pitture su roccia o su corteccia d’albero eseguite fino alla scorsa generazione con le pitture su tela che stanno fiorendo tra gli aborigeni australiani mette in luce l’impatto dei mutamenti esistenziali e i loro effetti concettuali e psicologici. Vita quotidiana, cultura, modo di esprimersi… di colpo, in una sola generazione, tutto è cambiato.

La ricerca del significato concettuale delle mutazioni stilistiche implica un viaggio nei processi psichici che sono alle radici della cultura. Per la storia dell’arte è un caso che non ha precedenti, per la psicologia è una finestra sui meccanismi psichici, per lo scrivente è lo spunto per la ricerca dei moventi e delle condizioni che producono mutamenti nello spirito, e vengono a riflettersi nell’arte.

L’arte è lo specchio dell’anima e l’anima non è più la stessa. Dunque anche l’anima cambia?

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