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L'Ultimo sogno: "chi controlla i sogni controlla la morte"?

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sul numero 1 de "L'Eterno Ulisse"

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di Marie Noelle Urech , 3 Luglio 2012
TAG  buddhismo  sogni  morte 

"Chi controlla i sogni, controlla la morte". Questa affermazione attribuita al Dalai Lama introduce in modo emblematico l'importanza della pratica dello 'Yoga del sogno' contemplato nel Bardo Thodől, o quella dei 'Sogni lucidi', di matrice moderna, che implica la capacità di manipolare il sogno tramite un'azione cosciente. Entrambe le pratiche mirano a modificare, a nostro piacimento, sia lo scenario onirico che la propria esistenza fino alla soglia della morte, per andare con fiducia e serenità incontro al processo della dissoluzione, senza lasciarsi travalicare dalla paura.

ultimo sogno

In alcune tradizioni, il sogno è una pratica spirituale. Secondo il buddismo tibetano, che contempla la pratica dello yoga del sogno, sognare equivale ad imparare a morire.

Nello specifico Il Bardo Thodől riconosce la similitudine tra gli stati di coscienza onirici e quelli che si incontrerebbero nel momento della morte. Il termine stesso Bardo significa letteralmente “stato intermedio”, “momento” o “intervallo”, e viene utilizzato per evocare un “periodo di transizione”. Il Buddismo tibetano distingue sei stadi differenti di transizione, ovvero sei Bardo diversi. Non solo la coscienza si manifesta nei tre Bardo della vita: nello stato di veglia, nel sogno e nella meditazione, ma anche nei tre Bardo della morte: nell’istante stesso della morte, nella prima tappa del bardo della morte, e nella seconda tappa che conduce poi alla rinascita.

Secondo il Bardo, dunque, ogni volta che ci troviamo in uno di questi sei stati di coscienza, crediamo che esso sia LA realtà, facendo sì che questa illusione ci intrappoli nell’universo di quel Bardo specifico. Lo si può verificare quando stiamo sognando; le reazioni fisiologiche ed emotive vissute durante un sogno sono, infatti, la prova che l’esperienza del sognatore è per lui reale, come nel caso in cui si è in preda ad un incubo. "Se non avessimo coscienza di stare sognando, potremmo essere sovrastati da ciò che sta accadendo nel sogno", spiega Rob Nairn nel libro Living, Dreaming, Dying, wisdom of Tibetan psychology. Di solito, quando sogniamo, in qualche modo “subiamo” il sogno. Tuttavia, in alcuni casi, può accadere che ci si accorga di ‘stare’ in un sogno con la consapevolezza di sentirsi ‘divisi’ in due entità coscienti...

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