Andare a visitare un’università, legalmente riconosciuta, e trovarsi di fronte il “dipartimento di astrologia” non è un’esperienza abituale. Alle falde del grande Himalaya, nella città indiana di Leh, capoluogo del remoto Ladakh, chiamato piccolo Tibet o valle della Luna, è possibile anche questo.
Con la innata vocazione all’alternativa nomade, iscritta nel dna, l’autrice e il suo compagno di viaggio e di vita, Ernesto de Angelis, sono andati a vedere e fotografare.
Fraternamente accolti nei monasteri si sono impegnati a far conoscere questo tassello di una grande cultura-madre dell’umanità, per raccontarlo con lo stesso stupore e curiosità che coglie sul momento ogni visitatore occidentale.