«Il grande libro, sempre aperto che bisogna sforzarsi di leggere è quello della natura; gli altri libri derivano da questo e contengono, inoltre, interpretazioni ed equivoci degli uomini». Questo scriveva Gaudí, aggiungendo: «Quest’albero è prossimo al mio creatore: è lui il mio maestro». Ma non saranno solo i simboli tratti dal mondo della natura ad apparire nelle ornamentazioni gaudiane; le frequentazioni di ambienti massonici e neospiritualisti lo stimoleranno a usufruire anche di simboli ermetici, alchemici e orientali. fondamentalmente non importa se sia stato un fervente cattolico o un libero muratore o, come asseriscono alcuni suoi biografi, rosacruciano.
Di certo tutta la sua architettura è fortemente impregnata di elementi e simbologie legate a un sacro ordine cosmico: l’architettura è al servizio del trascendente.