L’autrice di queste pagine prosegue il racconto della sua conversione all’Islam per amore – iniziato nel numero scorso de L’Eterno Ulisse – soffermandosi ora sull’esperienza del Ramadan.
“Attraverso la mia personale esperienza – scrive Cinzia Catalfamo – capii che il digiuno è destinato ad insegnare ai musulmani la pazienza, l’umiltà e la spiritualità, essendo il mese di Ramadan quello atto a digiunare per amore di Dio e per offrirgli un maggior numero di lodi e di preghiere”.
L’Islam che ha vissuto Cinzia, e che ci tratteggia in questo suo coinvolgente articolo, è una fede di amore e di profondo dialogo con Dio, di fratellanza e di sapienza. Niente a che vedere con la religione che oggi per i più è sinonimo di fondamentalismo, integralismo, fanatismo… Cinzia ci conduce oltre le apparenze, e oltre i nostri codici, per farci vedere quello che i suoi occhi azzurri hanno visto e vissuto soffermandosi sulle radici reali di questa religione affinché la sua esperienza ci aiuti a conoscere meglio i musulmani che ormai, volenti o nolenti, vivono con noi e condividono la nostra quotidianità.