Vi sono luoghi, nella memoria di ognuno di noi, che rivestiamo di sacralità perché ci appartengono con forza e ci consentono di ricostruire frammenti della nostra vita. In queste pagine l’autrice ci conduce a La Thuile, e il suo colle, “meta di passaggio”.
In quel luogo i volti, le amicizie, gli affetti, gli odori, i colori e i sapori sono rimasti per Cinzia un punto fermo dove si reca ogni qual volta desidera sentirsi a casa: “chiudevo gli occhi e mi immaginavo proprio lì”… lì dove ora ci conduce in un viaggio straordinario dall’irresistibile fascino tra i sentieri di un valico ricco di emozioni, di storia e di leggende.