Nonostante il fiorire di iniziative celebrative, un aspetto del rivoluzionario ed innovativo rapporto di D’Annunzio con l’arte sembra davvero essere stato trascurato: la ricostruzione della complessa vicenda creativa attraverso le opere letterarie illustrate da pittori di fama. I suoi pittori: i pittori dell’imaginifico, appunto.
Amici e collaboratori, vittime e complici a un tempo del suo perfezionismo quasi maniacale. Un precursore che seppe anticipare, non disdegnando cinema, fotografia o cartelloni pubblicitari, la civiltà dell’immagine creando, non solo uno stile nuovo e personale, rimasto inimitabile, ma quella che oggi si definisce: sinergia positiva.