“Immediatezza” della rappresentazione, ricerca di una “letteratura della verità”, “occhio clinico di scienziato” e “obiettività fotografica”… queste le caratteristiche basilari della corrente letteraria verista. In queste pagine Lucio Cutuli – profondo conoscitore di Verga, della sua terra e delle sue opere, e collezionista di documenti inediti dello scrittore – ci svela, tra una serie di aspetti quasi sconosciuti della biografia verghiana, anche la sua passione per la fotografia emersa grazie a Giovanni Garra Agosta che, nel 1966, scoprì, in un cassettone appartenuto allo scrittore, un patrimonio di 448 tra lastre e negativi che ha salvato, sviluppato, catalogato in un ricco e pregiato lavoro con l’editore Giuseppe Maimone. le centinaia di foto mostrano un volto nuovo di Giovanni Verga, fotografo e scrittore, che in questo articolo l’autore schematizza per noi in un affascinante e inaspettato excursus.