Václav Ignác Jebavý, noto con lo pseudonimo di Otokar Březina, fu un “poeta metafisico” e la sua poetica è molto ricca di metafore e parabole, elementi religiosi, esoterici e filosofici e perfino di termini scientifici. Tutta la sua opera si pone spesso al limite tra arte, poesia e meditazione filosofica. è interessante notare come la critica, negli anni del socialismo reale in cecoslovacchia, abbia completamente taciuto, o appena accennato, non solo gli interessi del poeta per l’esoterismo e l’occultismo, maanche la tensione mistica e religiosa presente costantemente nella sua opera, e abbia interpretato l’opera del poeta simbolista in chiave puramente sociale.