A distanza di oltre trent’anni l’autrice – rimettendosi sulle orme dei guaritori di campagna per una nuova edizione del suo libro – ha scoperto, con sorpresa, che i guaritori sono ancora oggi consultati da persone di ogni estrazione sociale e culturale.
Gli interventi più frequenti riguardano porri, fuoco di S. Antonio, orzaioli, storte, bruciature, sciatiche, risipola, verminazione dei bambini… che questi guaritori affrontano con fede, e a titolo del tutto gratuito, ricorrendo spesso a rituali, preghiere segrete e “segnature”. Consuetudini terapeutiche antichissime, probabilmente risalenti a epoca pagana, cui nel tempo si sono sovrapposti nomi e ritualità cristiani.
Questi interventi e riti, altamente suggestivi, pare mettano in moto quei meccanismi psicosomatici ai quali oggi sempre più viene riconosciuta la giusta importanza nel processo di guarigione.