Dal divieto dell’usura al versamento della zakat, cioè di una aliquota sul surplus di ricchezza da destinare alla solidarietà, ai sukuk per finanziare opere pubbliche. La finanza islamica si ispira al Corano e si propone come alternativa etica al modello del neocapitalismo globalizzato con grandi potenzialità e forti limiti.
Ovviamente, tra teoria e pratica c’è sempre un abisso ricco di sfumature. Ma l’idea intorno alla quale ruota il sistema della finanza islamica – e persino i suoi mercati azionari – potrebbe costituire oggi una pietra di paragone per il neocapitalismo globalizzato.