Tra le figure professionali emergenti vi è oggi quella del counselor che si inserisce perfettamente in uno scenario che mette in luce l’odierna complessità dei rapporti interpersonali e il disagio che scaturisce da relazioni oppositive che rischiano di imbrigliare le proprie capacità.
In questo contesto il counselor – che non è uno psicologo, né uno psicoterapeuta, né un pedagogista, né un sociologo, né un educatore – potrebbe essere definito un generatore di cambiamento, in quanto egli è in grado di innescare processi di miglioramento in vari ambiti dell’esistenza. La sua modalità di intervento favorisce la consapevolezza delle proprie risorse personali e l’utilizzo delle stesse in maniera proficua.