L'Eterno Ulisse

Itinerari insoliti nel grande mare della conoscenza

RSS FaceBook

Percorsi di Guarigione

Come mai a Natale mi sento triste? Proviamo a cambiare il punto di osservazione...

Puntualmente, all’avvicinarsi del Natale, in molte persone si risveglia una sensazione di tristezza che le porta a vivere i rituali familiari come qualcosa di pesante. Parecchi si sentono assaliti non solo dallo stress, ma anche da una strana ansia, se non addirittura angoscia. Tutti aspetti di un malessere generalizzato che però scompare, al termine delle festività. Qual è l’origine di tutto ciò?

di Anna Maria Le Moli, 21 Dicembre 2017
TAG   

Nella maggior parte dei casi le cause del disagio risalgono a spiacevoli eventi del passato non elaborati, che hanno lasciato nell’animo un segno profondo e che all’arrivo del Natale riecheggiano nell’inconscio. Gli addetti ai lavori definiscono questo stato “depressione natalizia”.

Cosa concorre a riaccendere queste vecchie memorie? Sicuramente il sovraccarico di obblighi e di aspettative. Aspettative legate soprattutto al bilancio di fine anno che inevitabilmente tutti noi tendiamo a fare. A questo si aggiungono l’obbligo di stare in famiglia, lo stress dei regali, il sentirsi spinti verso eccessivi consumi di cibo e denaro, non ultima la scarsa irradiazione solare che certo non aiuta il buonumore.

Tra tutti, quello che pesa di più, è il sentirsi chiamati ad indossare la maschera della persona felice, di rigore in questo periodo dell’anno, quando in realtà si è tutto tranne che felici.

Allora che fare? Sicuramente smettere di ostentare una finta felicità, ma cogliere questo momento come un’utile opportunità per occuparsi del proprio disagio. Senza colpevolizzarsi, ma prestando ascolto a ciò che fino ad ora non si è voluto sentire. Del resto la tristezza altro non è che il sintomo di un malessere più nascosto. Questo è indubbiamente il primo passo per individuare la vera causa della tristezza.

Se, però, guardiamo al Natale da una diversa prospettiva, esso, attraverso il suo significato simbolico, può fornirci un’utile chiave di lettura per comprendere il motivo per il quale alcuni sentono una particolare tristezza. Non è casuale che la festività del Natale tragga origine dalla festa della luce, ovvero dalla festa dell’uomo che rinasce alla luce, la festa dell’uomo cosciente.

Quindi, in questo momento dell’anno siamo collettivamente chiamati a celebrare l’uomo cosciente e a far luce su tutto ciò che è ancora oscuro dentro di noi. Perché è solo quando ci risvegliamo alla luce ed usciamo dalle tenebre interiori, che riusciamo a fare chiarezza e a mettere ordine nella vita, riacquistando una maggiore serenità interiore, superando ansia e tensioni, migliorando le nostre relazioni.

Dunque, il Natale può rivelarsi l'occasione per un incontro sacro, un incontro con noi stessi, che celebri la nascita di un nuovo sole nel nostro essere, un nuovo cuore, un nuovo principio di vita, che se non saremo in grado di accettare e accogliere dentro di noi, non potremo rivelarlo agli altri.

Buona festa della luce!

Abitare In Salute
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter!
Email

abbonati!

Copertina Eterno Ulisse