In Occidente, generalmente, quando si immagina un miracolo si pensa ad una guarigione, alla manifestazione fisica di un'icona o al controllo prodigioso delle forze della Natura: è un fatto evidente e pubblico che oggi, addirittura, richiede una certificazione medica o scientifica che ne attesti la veridicità. In Oriente, invece, il miracolo consiste in un cambiamento interiore, in una trasformazione imprevedibile, in una illuminazione subitanea: è un momento intimo, invisibile ai più e comunque mai esibito.
L'articolo completo è disponibile sul numero 2 de "L'Eterno Ulisse"