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Guarigione fisica e spirituale, il potere della Preghiera

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di Marie Noelle Urech , 4 Luglio 2012
TAG  preghiera  guarigione  non località 

L'importanza che tutte le culture del mondo attribuiscono al potere curativo della preghiera e dell'intenzione porta inequivocabilmente l'attenzione sulla componente non fisica e intangibile del processo di guarigione. L'odierna fisica quantistica ci propone un modello in cui la nostra coscienza attraverso due sue proprietà, l'attenzione e l'intenzione, è in grado di influire sulle particelle subatomiche cambiandone il contenuto informativo. Questo è il potere che tutti possiamo esercitare nell'interagire con la nostra fisiologia e patologia. Non è un caso che molte tecniche di mediazione o di visualizzazione se ne servono con successo.

preghiera

Uno degli esperimenti quantistici più famosi del XX secolo, la non-località, violò il principio di località considerato intoccabile da Einstein, il cui assunto afferma che oggetti distanti non possono avere influenza istantanea l’uno sull’altro: un oggetto è influenzato direttamente solo dalle sue immediate vicinanze. Il Teorema di John Bell (Bell Inequality,1964) e successivamente gli esperimenti condotti al CERN nel 1982 dal fisico Alain Aspect, dimostrano l’ipotesi di non-località: secondo la meccanica quantistica, particelle correlate, anche se separate da enormi distanze, comunicano istantaneamente le une con le altre, ad una velocità infinita e non più alla velocità della luce come previsto dalla relatività di Einstein. È come se ogni singola particella sapesse esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.

Gli ultimi studi di cosmologia quantistica stabiliscono, peraltro, che la non-località regola anche l’universo in quanto si basa sul fatto che fra noi e l’universo non esiste alcuna separazione e che, al contrario, tutto si intreccia e confluisce nel Tutto (entanglement). Per le neuroscienze odierne anche la nostra mente è “non-locale”, ovvero si estende oltre i limiti del cervello; non è limitata dallo spazio- tempo; è in grado di estrarre dati da campi informativi (campi morfici) e di inserirvi nuove informazioni; può influire sia sulle persone che sulle cose inanimate. Il paradigma della non-località ci permette ora di dare una collocazione scientifica e più comprensibile ai fenomeni una volta definiti “paranormali” o casuali come la telepatia, la psicocinesi, la chiaroveggenza, i sogni premonitori, la guarigione a distanza, l’intuito, la diagnosi mentale.

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